Sculture in Pietra

Il fascino delle sculture di Angelo Boninchi: una pietra che racconta storie nell’Antica Canonica di Balzers

By Francesca Bianchi , on 1 Luglio 2025 à 03:27 , updated on 18 Luglio 2025 - 5 minutes to read
Il fascino delle sculture di Angelo Boninchi: una pietra che racconta storie nell'Antica Canonica di Balzers

Nel cuore di Balzers, nascosta tra le mura storiche dell’Antica Canonica, si svela una delle espressioni più autentiche dell’arte contemporanea: le sculture di Angelo Boninchi. La sua maestria nel lavorare la pietra, un materiale che da millenni affascina e racconta storie di civiltà e tradizione, si manifesta in opere che attraversano i secoli e traducono emozioni senza bisogno di parole. La mostra appena conclusa ha confermato come Boninchi sia capace di trasformare un semplice blocco di pietra in un autentico patrimonio culturale, in grado di dialogare con il passato e il presente. In questo contesto storico e architettonico, le sue creazioni assumono un valore simbolico ancora più intenso, rendendo evidente come l’arte della scultura, se attraversata dalla passione e dal design, possa diventare motore di rinascita culturale.

La raffinata arte della scultura in pietra di Angelo Boninchi: un viaggio tra tradizione e innovazione

Il percorso artistico di Angelo Boninchi si distingue per la capacità di unire le tecniche tradizionali di scolpitura della pietra, tramandate nei secoli, con approcci contemporanei e innovativi. La sua passione nasce fin da giovane, ispirata dalle vette delle montagne della Valposchiavo, dove ha affinato l’arte di selezionare e lavorare materiali nobili come il serpentino, il marmo di Sassalbo e il granito, riconosciuti per le loro caratteristiche uniche e la loro resistenza nel tempo. La sua filosofia si fonda sull’uso di tecniche manuali, eseguite con strumenti tradizionali come scalpelli e martelli, per garantire ogni dettaglio con perfezione e autenticità.

Le sue opere si distinguono per un design che unisce semplicità e profondità simbolica, creando un equilibrio tra forma e significato. Dal “Cuore delle Alpi”, simbolo di pace e resistenza, alla serie “Nodi”, che rappresenta le connessioni umane, ogni scultura di Boninchi si presenta come un messaggio visivo: un invito a riflettere sulla nostra storia, cultura e identità. Gli esempi si moltiplicano, e tra i più noti si trovano le composizioni realizzate per il Gioiello in marmo o le installazioni lignee e pietrose per parchi e spazi pubblici. La sua abilità nel design si traduce in opere che non sono semplici sculture, ma vere e proprie testimonianze di artigianato e cultura in evoluzione.

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Il processo creativo: dalla scelta della pietra al tocco finale

Il lavoro di Boninchi inizia con una ricerca attenta della pietra più adatta, spesso proveniente dalle montagne della regione, come il serpentino di Poschiavo. La selezione richiede una sensibilità particolare e la capacità di leggere dentro il blocco il potenziale nascosto. Dopo aver trovato il materiale ideale, l’artista si dedica alla modellazione, utilizzando tecniche tramandate e innovazioni che gli permettono di valorizzare le caratteristiche naturali della pietra. La lavorazione è lunga e complessa, spesso richiede settimane di lavoro, pazienza e dedizione. La perfezione si ottiene attraverso rituali manuali, come i dettagli scolpiti a mano, che conferiscono alle opere un’anima unica, e la loro capacità di parlare di valori universali come la pace, l’amore e la memoria storica.

Ogni fase del processo riflette un rispetto profondo per la pietra, ma anche un desiderio di innovare. Non a caso, Boninchi è tra gli artisti italiani più riconosciuti nel settore del marmo e le sue applicazioni moderne. La sua tecnica artigianale si combina con un’attitudine al design che permette alle sue sculture di essere al tempo stesso opere d’arte e oggetti funzionali, inseriti in contesti di forte impatto estetico e simbolico.

Le creazioni simboliche di Angelo Boninchi: un dialogo tra arte e cultura nella storica Antica Canonica di Balzers

Le creazioni simboliche di Angelo Boninchi: un dialogo tra arte e cultura nella storica Antica Canonica di Balzers

Le opere di Boninchi trovano un contesto ideale per esprimersi nella cornice dell’Antica Canonica di Balzers, un edificio che racconta l’intera storia di questa regione. La mostra tenutasi dal 11 al 14 luglio ha celebrato l’equilibrio tra arte e memoria, grazie anche alla presenza di un “Cuore delle Alpi” in marmo Sassalbo, simbolo di unione e solidarietà tra le genti. La posizione dell’opera al centro della sala, circondata da affreschi storici, crea un effetto di sinergia che valorizza ogni dettaglio, rendendo visibile come le sue sculture siano capaci di interpretare e rinnovare il patrimonio culturale locale.

Attraverso le sue creazioni, Boninchi ha inteso trasmettere un messaggio universale: il rispetto per le origini, l’attenzione verso le sfide attuali e la speranza di un futuro di pace. La sua serie “Nodi” rappresenta connessioni tra le persone e la storia, mentre il “Cuore delle Alpi” si lega a un significato più profondo legato alle crisi di identità e alle battaglie per la libertà. Questa attenzione ai simboli si riflette anche nei dettagli architettonici dell’Antica Canonica, dove le pietre naturali si integrano alle opere d’arte, creando un microcosmo di cultura e tradizione.

Opera Materiale Significato Posizione
Cuore delle Alpi Marmo Sassalbo Simbolo di pace e resistenza Centro sala
Nodi Serpentino Connessioni umane e storiche Angoli della sala
Mistica in pietra Granito Ricordo e memoria collettiva Parete laterale

Le sfide e le opportunità lungo il cammino degli artisti della pietra

Le imprese di Boninchi rappresentano uno spaccato emblematico di come la tradizione possa evolversi senza perdere di vista le sue radici. Tuttavia, il lavoro in pietra presenta sfide significative: l’approvvigionamento sostenibile delle materie prime, le tecniche di lavorazione che richiedono precisione e pazienza, e le possibilità di diffusione e valorizzazione delle opere nel panorama internazionale.

  • Limitazioni dei materiali in termini di disponibilità e qualità
  • Necessità di aggiornamento continuo sulle tecniche di scolpitura
  • Capacità di trasmettere il valore culturale attraverso le opere
  • Ricerca di spazi adeguati per esposizioni e mostre
  • Diffusione delle opere nel mondo digitale e nei canali social

Come esempio di successo, Boninchi ha consolidato collaborazioni con istituzioni culturali e aziende del settore, integrando tecniche classiche con innovazioni tecnologiche, come la stampa 3D per la modellazione preliminare. Questa sinergia tra passato e futuro è il segreto per mantenere viva la tradizione e fare emergere una cultura del design che affronta le sfide del 2025 con sguardo lungimirante.

Francesca Bianchi è un'artista specializzata in sculture in pietra con anni di esperienza.
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